La storia degli Ebrei e del loro sterminio da parte dei Tedeschi ce l’hanno sempre raccontata i libri di storia della scuola o qualche documentario visto su qualche canale televisivo, ma la visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau è un’altra cosa.
Innanzitutto, è opportuno fare una differenza: Auschwitz è un campo di concentramento situato in Polonia, non molto distante da Cracovia; Birkenau è il campo di sterminio, a 3 km circa da Auschwitz. Mentre il primo aveva come obiettivo quello di ospitare le migliaia di persone ebree che venivano deportate, nel secondo, una volta entrato, eri certo che saresti morto perchè proprio a Birkenau avvenivano gli omicidi.
Il campo di concentramento di Auschwitz
Per raggiungere Auschwitz ci sono tantissimi transfer dalla città di Cracovia, la città più vicina, che a poco prezzo vi possono lasciare all’ingresso del campo e riaccompagnarvi in hotel, al termine della visita.
L’ingresso è gratuito ed è consigliato acquistare la guida italiana che vi spiegherà tutto nel dettaglio, favorendo la vostra immedesimazione in chi purtroppo è stato deportato lì.
All’ingresso, proprio sopra il cancello, troverete la famosa scritta “Arbeit macht frei” (Il lavoro rende liberi): un messaggio che, oggi, sembra essere ironico perchè una volta entrati lì si perdeva la propria libertà.
La guida vi porterà a visitare i vari edifici che compongono il campo: all’inizio ce n’erano solo 20, poi ne furono costruiti altri 8 proprio dagli ebrei che erano lì rinchiusi.
Inutile dire quali fossero le condizioni di vita: una dieta di 1200 calorie scarse che riduceva gli uomini e le donne in pelle e ossa tant’è che la maggior parte della gente che giungeva lì, se non moriva durante il tragitto in treno, moriva per fame o sete ad Auschwitz. Ma non erano solo la fame e la sete a causarne la morte: in molti morivano fucilati, impiccati o nelle camere a gas.
La parte peggiore del campo di Auschwitz è quella costituita dal blocco 10 e dal blocco 11.
Il blocco 10
Qui il medico Clauberg effettuava i suoi esperimenti di sterilizzazione delle donne ebraiche al fine di compiere un vero e proprio sterminio di massa. Tra il blocco 10 e il blocco 11 il visitatore si trova di fronte ad un muro, chiamato il Muro della Morte, per ricordare tutti coloro che furono fucilati in quel cortile per aver mangiato una mela, per avere una radio o semplicemente per essere lento nel lavoro.
Il blocco 11
E’ il blocco dell’Inferno: qui, al di sotto del livello della strada, troverete le prigioni e prestate attenzione a tre celle:
- la n° 18 in cui si moriva di fame;
- la n° 20 in cui si moriva per soffocamento:
- la n° 22 in cui 4/5 persone veniva rinchiuse in uno spazio di 1 mq e morivano murati vivi.
Il campo di sterminio di Birkenau
Una volta terminata la visita ad Auschwitz, prendete il bus con su scritto Birkenau e che passa ogni 15/20 minuti, e arriverete al campo di stemrinio di Birkenau. Qui troverete ancora il binario con uno dei vagoni che ha trasportato lì migliaia di ebrei per sterminarli.
Il campo di Birkenau è immenso, 175 ettari su cui sono state costruite tantissime baracche di legno nelle quali gli ebrei vivevano in pessime condizioni igieniche, al freddo e senza acqua. Entrando in una delle tante baracche, vedrete i letti in legno in cui dormivano tantissime persone, una addosso all’altra; nel centro una lunga fila di fori adibiti a bagni e fango dovunque.
Alla fine del campo, esattamente sul lato opposto all’ingresso, troverete i forni crematori: qui gli ebrei, già morti per cause naturali o fucilati o intossicati nelle camere a gas, venivano bruciati. Le loro ceneri venivano usate come fertilizzanti o gettate nei fiumi e negli stagni, mentre con i loro capelli si facevano stoffe e con i loro denti d’oro i lingotti.
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