Le Mont Saint-Michel

Trovandoci in vacanza in Francia una delle tappe che non possono mancare è Mont Saint-Michel, un isolotto-santuario molto suggestivo in Normandia. Un’atmosfera unica, affascinante che richiama turisti di ogni dove. L’isola è collegata alla terra tramite una striscia di comunicazione ed il santuario si erge come una torre a guardia del mare, come un bastione contro le maree. Qui è arrivato prepotente il culto di San Michele Arcangelo e ha fatto di questo luogo una delle più affollate mete di pellegrinaggio.

Nel 1979 l’UNESCO dichiara Mont Saint-Michel un patrimonio mondiale dell’umanità.
E’ consigliabile organizzare le visite in base agli orari delle maree onde evitare d’incontrare l’acqua che avanza o che si ritira ed onde evitare le sabbie mobili.

Fermo restando che per arrivarci l’unica via è la striscia di collegamento, una volta arrivati sull’isolotto si comincia il tour dal via principale: la Grand Rue.
Qui possiamo trovare svariati negozi dove poter acquistare un souvenir, osserviamo ad entrambi i lati le costruzioni abitative risalenti al XV e XVI sec. In questa strada troviamo anche uno dei ristorantini più famosi del luogo: La Mere Poulard, la cui specialità sono le omelette.
Ammiriamo lo splendido paesaggio comprendente i bastioni eretti in un lasso di tempo che va dal XIII al XV sec.

Al termine della via troviamo il primo monumento religioso di rilievo: la Chiesa di San Pietro. Ammiriamo all’ingresso la statua di Giovanna d’Arco risalente ad un periodo fra il XV sec. ed il XVI sec. All’interno si osservino le pregiate statue, in particolare quella di San Michele in argento.

Si giunge così alla meta principale: l’Abbazia.
La sua costruzione pare risalga alla metà del decimo secolo partendo da uno stile pre-romanico per arrivare ad uno stile gotico. La perfetta combinazione fra architettura naturale e artificiale la rende così particolare e spettacolare. All’interno ammiriamo la Chapelle des Trente-Cierges, la cripta del coro e la Cappella di San Martino e la Chapelle Saint-Etienne. Inoltre sono da visitare: la raffinata Sala degli Ospiti, il Refettorio e l’imponente Sala dei Cavalieri che fanno parte del complesso de La Merveille che vista dal di fuori ha l’aspetto di una vera e propria fortezza.

Da vedere è anche la Porte de l’Avancée, un’antica porta che da sul cortile fortificato all’interno del quale troviamo il posto di guardia chiamato Bourgeois risalente al XVI sec. Da qui si giunge all’altra porta detta “du Roi” (del Re) risalente al XV sec.

Lasciamo in ultimo una serie d’interessanti musei per lo più localizzati sulla Grand Rue:
il museo Grévin in cui ammiriamo diverse opere d’arte pittoriche e scultoree
Il museo Tiphaine che in realtà era la casa del cavaliere Bertrand Duguesclin e risale al XIV sec. attraverso la mobilia ed i suppellettili vi è ricostruita la vita del cavaliere e di sua moglie Tiphaine de Raguenel.
Il museo Marittimo in cui vi verrà illustrato e spiegato il fenomeno delle maree.

Giunti dunque a fine giornata fermiamoci ad ammirare il panorama in particolare il gioco di luci che si crea sull’isola mentre il sole svanisce all’orizzonte. Per gustare una cena tradizionale dirigiamoci al ristorante Le Relais du Roy i cui piatti principali sono l’agnello e i frutti di mare. Molto particolari in questo locale sono i camini bretoni del XIV-XV sec.

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