Il nuovo anno sta per arrivare e, come di consueto, sarà portatore di tanti buoni propositi. Spesso molti dei desideri espressi davanti a lenticchie e cotechino, però, non hanno seguito, ma quando si parla di viaggi questo non succede mai. Infatti la voglia di staccare dalla routine quotidiana e lasciarsi andare alla scoperta di nuove località è ormai considerato alla stregua di un bisogno primario per l’uomo moderno, spinto dalla curiosità di vedere quanto di più interessante c’è nel mondo.
Non solo: i turisti 2.0 sono sempre più alla ricerca di soluzioni alternative, fuori dagli schemi più tradizionali. Per questo, accanto alle mete più note che rimangono intramontabili, si stanno facendo largo interessantissime alternative che spesso sono accompagnate anche dalla parola low cost che, di questi tempi, non fa mai male. Un esempio? Kotor, in Montenegro, una cittadina che ai più sarà assolutamente sconosciuta ma che può addirittura vantare un centro storico insignito dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Situata in una gola sul mar Adriatico, Kotor è abbracciata dalle note bocche di Cattaro in grado di creare un vero e proprio porto naturale, lungo ben 28 chilometri, davvero caratteristico.
Uno dei trucchi per poter visitare questo splendido borgo al meglio è quello di affittare un motorino, per stare all’aria aperta e strizzare l’occhio al risparmio: con 20 euro, infatti, si può salire in sella ad un due ruote per tutta la giornata, benzina compresa. La cattedrale di San Trifone merita senza dubbio una sosta: una chiesa quasi millenaria che svetta nel centro della città e illumina con il suo stile romanico tutto il paese. Terminata la visita, anche all’interno, è tempo di proseguire alla scoperta di un paesaggio spettacolare, a pochi minuti dal centro. Nonostante Kotor sia una cittadina di mare, alle sue spalle si erge una montagna bellissima, il Monte Lovcen, conosciuto anche come Monte Leone, che rappresenta uno dei 4 parchi naturali di tutta la nazione. Qui i più temerari potranno arrivare sino in cima, a 1.749 metri di altezza, dove è possibile, tempo limpido permettendo, scorgere addirittura le coste italiane della Puglia.
Tornati in città è giunto il momento di andare a visitare ciò che caratterizza davvero questa cittadina montenegrina, ovvero le isolette sparse all’interno della gola naturale marina. In particolare l’attenzione si deve rivolgere verso le 2 isole principali: la prima, ricoperta per quasi la sua totale superficie da una fitta vegetazione di cipressi, è il luogo sacro su cui sorge una piccola chiesetta. Qui è possibile sbarcare solo su previa autorizzazione da parte del comune: per questo motivo è importante, non appena arrivati in città, provare a parlare con il Sindaco per poter ottenere lo speciale permesso. La seconda isola, invece, caratterizzata dal colore bianco, può vantare un museo racchiuso all’interno di una piccola cappella dedicato a Nostra Signora delle Rocce, la madonna protettrice dei naviganti. In città sono presenti molti servizi turistici per visitare queste isole, ma la cosa più bella è parlare direttamente con i numerosi pescatori presenti al porto e farsi accompagnare direttamente da loro: ne guadagnerà non solo il portafoglio, ma anche la qualità delle scoperte, meno commerciali e molto più emozionanti.
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