I verdi terrazzamenti di riso, gli alberi di frangipani in fiore, i frutti deliziosi, gli abiti estrosi delle danzatrici, gli aquiloni, i piccoli “cestini” di offerte agli dei, i dipinti degli artisti di strada… tutto a Bali è colore e l’”isola degli dei“, meta da anni del turismo di massa, resta sempre e comunque un gioiellino incredibile per panorami, cultura e tradizioni. Si è vero, forse il turismo negli ultimi vent’anni l’ha “invasa”, ma di certo non rovinata. Diciamo che ce n’é per tutti: resort incredibili o alloggi a bassissimo costo, shopping, divertimenti e surf oppure cultura, tradizione e spiritualità. Si perché la prima cosa da cui non si può prescindere a Bali è la religione hindu: templi e altari sono disseminati praticamente ovunque. Tra tutti, il famosissimo Ulu Watu, uno dei nove templi direzionali di Bali, il Tirta Empul con le sorgenti e i laghetti, Tanah Lot, uno dei più spettacolari, arroccato sulla scogliera, Ulun Danu che, circondato dalle ninfee, si specchia nelle acque del laghetto…
Ogni mattina, gli abitanti depositano le loro offerte ai templi per rendere omaggio agli spiriti benevoli, mentre quelle lasciate altrove, sui marciapiedi e un po’ ovunque, hanno lo scopo di placare i demoni maligni.
Cuore della tradizione di Bali è sicuramente Ubud, la cittadina che sorge su morbidi pendii che salgono verso le montagne centrali, completamente circondata da verdi risaie e grandi piante da cocco. Qui si concentrano tutti gli aspetti dell’affascinante cultura balinese, templi, siti antichi e villaggi specializzati nella produzione d’artigianato.
Visitate il bellissimo centro, con l’affollato mercato, il tempio Pura Desa e l’Ubud Palace, dove potete approfittarne per assistere ad uno dei magnifici spettacoli di danza balinese. Entrate anche nel Pura Taman Saraswati, per ammirare il laghetto ricoperto di ninfee rosa. Dirigetevi poi al Sacred Monkey Forest Sanctuary, il santuario completamente immerso in una verdissima e lussureggiante foresta, popolato dai macachi balinesi dal pelo grigio. Ci sono templi sacri, il Tempio dei Morti che sembra il set di un film, laghetti… e macachi, ovunque!
In motorino Ubud è perfetta da girare, e si possono raggiungere i villaggi vicini, tra cui il grazioso Penestanan, il villaggio degli artisti famoso per i pittori e le decorazioni di perline. Oppure, sempre nei dintorni, a Bedulo c’è la bellissima Goa Gajah (Grotta dell’Elefante) scavata nella roccia, a cui si accede attraverso la bocca di un demone. Per chi è in cerca di divertimenti e vita notturna c’è Kuta, l’altra meta del duopolio turistico di Bali. E Kuta è proprio come la descrivono, caotica e pacchiana: spiagge invase da serfisti, alberghi, bar, ristoranti e negozi ovunque, venditori ambulanti un po’ troppo insistenti e un traffico enorme di motorini, taxi e persone a tutte le ore. Kuta è per tutti, giovani e meno giovani, ed è anche per tutte le tasche: ci sono alloggi davvero bellissimi a prezzi economici, quasi sempre dotati di piscine e meravigliose oasi interne, come il Bendesa Accomodation, un piccolo angolo di paradiso nel caos generale del luogo.
Per gli amanti del mare, le spiagge più tranquille e isolate sono nei pressi di Bingin. In alternativa, anche le bellissime isolette, Nusa Lembongan e Nusa Penida, offrono un ambiente tranquillo, magnifici panorami e villaggi tradizionali.
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