Firenze, e la Toscana in generale, sono associate nell’immaginario collettivo a due grandi concetti: l’ottima cucina e la presenza di opera d’arte davvero meravigliose. Durante il mio soggiorno in questa città ho potuto constatare di persona che queste associazioni non sono affatto casuali, ma rappresentano una fama davvero meritata. Per quanto riguarda le bellezze artistiche, purtroppo la durata particolarmente breve della mia visita mi ha impedito di dedicarmi alla contemplazione delle meraviglie contenute nella galleria degli Uffizi, ma le opere d’arte che ho potuto ammirare hanno comunque rappresentato una visione degna di nota.
La mia prima visita, dato che l’albergo in cui alloggiava si trovava nelle vicinanze, è stata quella fatta alla chiesa di Santa Maria Novella. La facciata della chiesa rappresenta uno splendido esempio del Rinascimento fiorentino, che si è integrato alla perfezione con la preesistente struttura Gotica. Ristrutturata nel ‘400 sotto la direzione dell’architetto Leon Battista Alberti, la chiesa è caratterizzata all’esterno da una presenza armonica di marmi policromi, elemento inconfondibile nell’architettura di Firenze dell’epoca. All’interno, tra i numerosi affreschi e le splendide cappelle, si trova anche un Crocifisso dipinto da Giotto, collocato al centro della navata centrale.
Altro splendido edificio religioso che ho visitato, attendendo pazientemente il mio turno in una coda piuttosto consistente, è stato il Duomo, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. La costruzione di questa chiesa è durata ben 140 anni, ed è stata seguita dai migliori architetti dell’epoca: lo stesso Giotto per un periodo fu il sovrintendente dei lavori. I due fianchi della chiesa sono entrambi caratterizzati dalla presenza di pregiatissimi marmi colorati, provenienti da diverse zone della Toscana e messi assieme con un effetto davvero suggestivo. La facciata è invece stata realizzata soltanto a fine ‘800, dopo che quella originale era stata demolita nel ‘500. Caratteristica peculiare della Cattedrale è la sua imponente cupola, progettata da Brunelleschi e finemente affrescata.
Dopo una doverosa visita a Piazza della Signoria, per ammirare la famosa Loggia adorna di sculture e la celebre Fontana del Nettuno, ho reso onore alla cucina toscana recandomi presso alcuni dei più rinomati ristoranti della città. Chiunque si rechi a Firenze e sia un amante della carne, non potrà fare a meno di assaporare la rinomata Fiorentina: bistecca alta, di pura razza Chianina, questa prelibatezza deve essere gustata come portata principale del pasto per poterla apprezzare pienamente. Il taglio minimo si aggira intorno agli 800 grammi, per cui è preferibile essere in coppia, per poterla dividere. Un contorno perfetto è rappresentato da un fritto misto vegetale. Anche le zuppe della tradizione fiorentina meritano di essere assaggiate: la famosissima ribollita e la pappa col pomodoro, specialmente d’autunno e inverno, sono un’ottima maniera per rifocillarsi dopo le lunghe camminate alla scoperta dei tesori artistici della città.
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Foto: Flickr.com
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