Centri termali? Si, ma gratis!

Centri termali? Si, ma gratis!In Italia ci sono parecchi centri termali, di cui diversi a cielo aperto, a disposizione di tutti e gratuitamente. Di questi, buona parte sono concentrati nelle regioni della Toscana e del Lazio. Di seguito una piccola guida alle piscine termali naturali di queste regioni dove potersi godere un bel bagno rilassante in totale libertà e, soprattutto senza sborsare un euro.

Toscana. Regine assolute di questa regione sono le cascate di acqua termale di Saturnia. La sorgente termale sgorga da un cratere vulcanico dove sorge lo stabilimento termale a pagamento. Da lì scorre lungo il torrente Gorello che, scendendo a valle, crea una serie di cascatelle dette del Mulino. Lungo il percorso formano a tratti delle vere e proprie vasche dove immergersi e potersi rilassare, facendosi massaggiare dai getti spontanei di acqua. Poi c’è la piscina termale di Bagno Vignoni, celebre sin dall’antichità. Questa si trova proprio al centro del paese, per cui non è permesso fare il bagno. Ma l’acqua termale, grazie a piccoli torrenti e cascatelle, la si ritrova ancora scendendo sotto al Parco dei Mulini: una vasca naturale circondata da canneti e cespugli dove potersi immergere. In provincia di Siena troviamo invece le terme di San Casciano a Bagni. Qui il paesaggio è niente male: ci troviamo ai piedi del Monte Cetona e tutto attorno boschi e tanto verde. Si può fare il bagno sia lungo il ruscello, nelle piccole piscine naturali, oppure nelle vasche in pietra e antichi lavatoi che si trovano sotto il paese. Vicino al Monte Amiata troviamo infine i Bagni San Filippo, circondati da tanto verde e da un panorama piuttosto suggestivo. Lungo al torrente, che scende fino ad arrivare al centro termale, è possibile bagnarsi in piccole vasche naturali e cascatelle. Una caratteristica le rende piuttosto famose e le differenzia da tutte le altre: nell’acqua è presente una sostanza polverosa e bianca che si deposita su tutto quello che incontra, lo stesso sulla pelle, rendendo le persone “biancastre”.

Lazio. Ce ne sono tre in particolare e tutte nella zona di Viterbo.  A pochi chilometri dalla città troviamo le Terme di Bullicame, che sgorgano impetuose da un cratere. L’acqua che fuoriesce ha formato delle vasche dove è possibile bagnarsi. Sono frequentate anche da bagnanti del posto e dagli amanti della tintarella. Ci sono poi le Piscine Carletti, molto simili a quelle del Bullicame e meta anche di molti viterbesi. A circa 8 chilometri da Viterbo, troviamo invece le Terme di Bagnaccio. Quest’area termale si trova in aperta campagna e con un bel panorama sulle distese verdi e la catena dell’Appennino. Ha caratteristiche diverse dalle precedenti: ci sono infatti due tipi di sorgenti, una ipertermale (65-66°C) e una ipotermale (23-29°C). Per le emissioni di gas, le vasche del Nagnaccio ospitano in ogni stagione anche persone che utilizzano i vapori per le insufflazioni.

Chi non conosce questi paradisi o non li ha mai “testati”, non può capire la sensazione che si prova ad immergersi nell’acqua calda in mezzo alla natura, magari di notte in estate, o addirittura l’ebbrezza di immergersi in una grigia e fredda giornata invernale.